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Recuperare i documenti dall'alta marea

 

Nel 2019 a Venezia si verificò uno dei peggiori episodi di alta marea nella storia della città ad oggi. Tra i danni causati da questo evento incalcolabili quelli occorsi al patrimonio documentale: libri, archivi e volumi antichi rappresentano i beni più a rischio in caso di fenomeni atmosferici di questo genere, in cui grandi quantità d'acqua si riversano e si infiltrano in strade, magazzini, case, uffici.

Tra i progetti di recupero avviati in questi anni, molto interessante il caso del Conservatorio Benedetto Marcello, che a partire dai documenti danneggiati dall'evento ha avviato un progetto di digitalizzazione di tutti gli archivi musicali di Venezia, in collaborazione con l'Università Ca' Foscari. 

ARMID@Venezia, questo il nome dell'iniziativa, ha come scopo principale quello di organizzare un'unica piattaforma di tutti gli archivi musicali delle istituzioni veneziani già digitalizzati, come per esempio la Biblioteca Nazionale Marciana, oltre al ripristino di buona parte della documentazione danneggiata, tramite tecniche di imaging stettroscopiche non invasive. 

Nelle fasi di lavoro preliminari, i tecnici devono stabilire le condizioni di conservazione della materialità interessata, un passaggio fondamentale per pianificare correttamente i successivi interventi di restauro: ad oggi sono stati digitalizzati oltre millecinquecento documenti ad altissima risoluzione, per renderli disponibili pubblicamente sulle piattaforme online e dare modo a tutti di poterli consultare. 

Fonte: Corriere.it

Sito Ufficiale del progetto: https://pric.unive.it/progetti/armidavenezia/home